Blivido.

Pensieri, parole, o pere, o missioni

martedì 22 dicembre 2009

camminare a piedi


A volte, soprattutto al ritorno, mi piace farmela a piedi.
Cammino sui marciapiedi per un quarto d'ora, e faccio la strada che altrimenti percorrerei su un tram affollato.
Se non fosse per lo smog, per la puzza di tubo di scappamento e per i rumori da girone dantesco, è piacevole camminare a piedi per questo pezzo di città.

Quando faccio questo tragitto, passo davanti ad un'ambasciata.
Davanti all'ingresso, stazionano due militari.
Ci passo davanti, ogni volta.
Sono giovani, molto più giovani di me.
E in mano hanno un mitra enorme. Un'arma vera, grossa, che non capita mica sempre di vedere armi vere.
La sicurezza, dicono. Più militari per le strade.
Ma io ho paura, quando vedo questi bambini vestiti di verde con una canna lunga e nera.
Ogni volta che ci passo davanti, penso che quell'oggetto può uccidere delle persone.
Anzi, penso che quell'oggetto lì l'hanno proprio creato per uccidere le persone.
Non è che ha altre funzioni.
Pure un mattone se te lo becchi in testa ti può ammazzare. Ma mica l'hanno costruito per quello.

Così quando passo davanti a questi mi sembra sempre che mi guardino male.
E poi immagino che per qualche motivo uno di questi mi spara alle spalle.

Ieri mi sono fatto un regalo di Natale.
Poco dopo aver superato l'ambasciata, ho trovato su una bancarella un cd che mi piace tantissimo, e non lo so più quant'è che non compravo un disco originale.
L'ho pagato tre euro.
Non ho più pensato ai militari e al loro mitra.
Poi ha piovuto tutta la sera.

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