tag:blogger.com,1999:blog-13550670670658835942024-03-13T17:00:51.198+01:00Blivido.Pensieri, parole, o pere, o missionifabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.comBlogger25125tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-72561534102809701462010-04-24T03:55:00.003+02:002010-04-24T04:01:26.779+02:00Alle volte succede cheAlle volte succede che stai bene e ti senti invincibile<br />e poi succede che ti arriva una sberla.<br />Alle volte succede che<br />quello a cui non pensi, e che non credi sia possobile, succeda.<br />Alle volte succede che<br />stai male<br />perchè non sai come andrà a finire.<br /><br />Tutte queste volte<br />per un senso di ansia e dolore che sento<br />ho provato ad uscirne<br />e ce l'ho fatta.<br />Ma quando succede di nuovo<br />mi sento esausto<br />ho un groppo alla gola<br />e non so cosa fare.<br /><br />Allora penso che<br />dovrei sapere come fare<br />a sopravvivere<br />e a sorridere.<br /><br />Soero solo<br />di potermelo ricordare.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-86475238048655267682010-03-17T20:03:00.002+01:002010-03-17T22:40:45.748+01:00Un dolore distribuitoOggi pensavo a come ci arrivano le notizie.<br />Le notizie nostre, quelle della nostra vita, quelle che riguardano le persone che abbiamo vicino.<br /><br />Se ne parla sempre di come era il mondo prima che arrivassero i telefoni cellulari.<br />Io però non avevo mai pensato a come questa invenzione influisse sul modo in cui abbiamo notizia di qualcosa che ci circonda.<br /><br />Il dolore, un tempo, ti arrivava quasi esclusivamente sulla soglia di casa.<br />Passavi la tua giornata più o meno in tranquillità, e poi rientrando, senza nessun preavviso, sentivi una forza cattiva che ti blocca lo stomaco e ti fa tremare le gambe.<br /><br />Il dolore era fermo, braccato nelle mura domestiche. E per strada, non se ne sentiva quasi l'energia.<br /><br />Oggi, qualsiasi cosa succeda, lo sapiamo subito, in qualsiasi posto.<br />E' già in uno squillo del telefono, in un tono di voce incrinato, filtrato dall'apparecchio.<br />E' un dolore distribuito, nel tempo e nello spazio, che non ha confini e che ci assale per le strade, in macchina, dal dentista, alla stazione.<br />E la sua energia si distribuisce a tutti, nell'aria, libera di espandersi.<br /><br />Forse è per questo che il mondo di oggi mi sembra più cattivo.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-88177759238358251682010-02-04T12:38:00.003+01:002010-02-04T12:58:38.626+01:00PiramidiE poi qualche giorno fa dovevo andare in quel posto di Roma che ha una <span style="font-weight: bold;">piramide</span>.<br />Che mi ha sempre fatto strano, una piramide a Roma.<br />Mi ha sempre dato l'impressione di una cosa aggiunta, messa lì. Come a dire. C'abbiamo già tanti di quei monumenti, ma una piramide ci manca. Mettiamoci pure una piramide.<br /><br />Comunque io ero <span style="font-weight: bold;">sulla metropolitana</span>, come d'abitudine, ed ero seduto che leggevo un libro di <a href="http://www.minimumfax.com/persona.asp?personaID=258">Christian Raimo</a>.<br />Davanti a me, in piedi, c'era questa ragazza con un cappotto a quadri rossi e neri, che ascolltava ad alto volume nelle cuffie un qualche rock <span style="font-weight: bold;">anni ottanta</span>.<br /><br />Vicino a me, seduta, c'era una donna sui trenta. A un certo punto lei si alza, nel gesto cortese di <span style="font-weight: bold;">far sedere una persona </span>che ha più necessità di stare seduta.<br />Questo signore coi capelli bianchi, io non l'avrei fatto sedere. Nel senso, non mi sembrava così, a vederlo, una di quelle persone a cui cedere il posto. Non mi sembrava molto anziano, non mi sembrava niente.<br /><br />Lei però s'è alzata, e l'ha fatto sedere.<br />E lui è stato contento di questo <span style="font-weight: bold;">gesto semplice</span>. Le ha sorriso. E poi le ha detto, con una voce bassa, quasi sussurrata<br />"Grazie. Ce ne sono poche di persone come lei".<br />Con una sincerità disarmante.<br /><br />Lei le ha sorriso, ed è stata bravissima nel far sembrare tutto questo naturale.<br />Perchè era naturale, per lui, per tutti.<br /><br />Poi lui ha abbassato lo sguardo, e le ha detto "Devo sembrare proprio malato eh?"<br />e allora io son rimasto spiazzato, perchè se fosse successo a me, io non avrei saputo cosa rispondere.<br />Perchè lui si muoveva <span style="font-weight: bold;">legnoso</span>, innaturale.<br />Come una persona che sta male, e non sa come relazionarsi con il mondo.<br />Come qualcuno che ha scoperto di avere una malattia brutta, e non riesce più a muoversi con naturalezza.<br /><br />Ma lei gli ha <span style="font-weight: bold;">sorriso </span>ancora, naturale, più naturale di prima.<br />E gli ha detto solo "No. Solo che lei è una persona più grande di me".<br /><br />Perfetto, penso. Brava.<br />E le sorrido.<br /><br />Poi arrivo alla Piramide, e scendo.<br />Davanti a me, a passo svelto, si dirige verso l'uscita la ragazza con il cappotto a quadri rosso-neri.<br /><br />Mentre cammino, da un altro vagone della metro ancora ferma, sbuca un ragazzo.<br />Si sporge dalla porta aperta, dal treno che sta per chiudere e ripartire.<br />Sembra che stia aspettando qualcuno, o qualcosa.<br />E appena vede la ragazza con il cappotto, le grida "<span style="font-weight: bold;">Rouge et noir!</span>".<br /><br />Lei neanche lo sente, perchè sta ancora ascoltando musica anni '80 ad alto volume.<br />Ed io penso che questa cosa non ha alcun senso.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-53663790940266428202010-02-01T15:46:00.003+01:002010-02-01T15:59:28.863+01:00Praticamenteperò mi pare vero e coerente<br />un nero parente<br />su un pero cadente<br />vento a ponente<br />di un pelo potente<br />pena la perdita del proprio cosciente.<br /><br />Panico o mente?<br />pentola o lente?<br />antiaderente?<br /><br />La mente rientra dal panico a oriente<br />e tenta la conta del niente vivente.<br />Meglio di niente, del male ad un dente<br />del lento apparente<br />di un alto serpente.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-75127099834600469322010-01-21T13:14:00.003+01:002010-01-21T13:27:43.905+01:00Paura di volare<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU5Tfk19QkLQLYyu99Rd5gr0tLZFXfm7JTxVDYusv_-f1uVV6hskVqmbs8XBizyk1MbfLwKw6a4m-PeaOr4xImyoKUpSoEjSLusMC-MxAcn7aXaU8QzS4QfuT5ZcDHHgK9M0nmN2UTC-8/s1600-h/CIMG1687.JPG"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 214px; height: 160px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU5Tfk19QkLQLYyu99Rd5gr0tLZFXfm7JTxVDYusv_-f1uVV6hskVqmbs8XBizyk1MbfLwKw6a4m-PeaOr4xImyoKUpSoEjSLusMC-MxAcn7aXaU8QzS4QfuT5ZcDHHgK9M0nmN2UTC-8/s200/CIMG1687.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5429168614547273986" border="0" /></a><br />Io, non avevo paura di volare.<br />Poi, all'improvviso, <span style="font-weight: bold;">mi è venuta</span>.<br />E sì che ne ho presi tanti, in vita mia, di aerei.<br />Così questa volta sono partito, con la paura dell'<span style="font-weight: bold;">aereo</span>.<br /><br />Poi mi sono accorto che forse non ho paura dell'aereo.<br />Però, per la prima volta, ho analizzato il volo.<br /><br />Ho avuto la sensazione dei pesci nell'acquario.<br />Le <span style="font-weight: bold;">ritualità</span>. Le hostess che fanno il loro balletto spiegando le misure di sicurezza, che nessuno ascolta, o anche se le ascolta, se dovesse davvero succedere qualcosa, non avrà mai il sangue freddo di mettersi a pensare o a ricordare cosa fare.<br /><br />La <span style="font-weight: bold;">rincorsa</span>, il decollo, i rumori. Il mal di pancia. La città che si allontana, sempre di più.<br />Poi più niente. Il nulla sotto, la stabilità. Che sembra di essere <span style="font-weight: bold;">su un pullman, </span>o su un treno.<br /><br />Se ci pensi, che stai volando, mentre ti sembra di essere su uno stupido treno, è incredibile.<br />Che sei a migliaia di metri sopra la terra. Che <span style="font-weight: bold;">lassù </span>è tutto tranquillo, un microcosmo di sedili, e voci dall'altoparlante, bibite gassate, e sorrisi di cortesia. <span style="font-weight: bold;">Però stai volando</span>.<br /><br />Quando siamo decollati, al ritorno, la città era coperta dalle nuvole.<br />Per tutta la mattina, il cielo era scuro, buio.<br />Poi ci siamo alzati in volo, e la città dall'alto aveva un altro aspetto.<br /><span style="font-weight: bold;">Dopo le nuvole</span>, mentre ci alzavamo sempre di più, il cielo era limpido.<br />E un raggio di sole ci illuminato il viso.<br /><br />E allora, mi sono sentito felice.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-40672197457496866352010-01-16T21:25:00.003+01:002010-01-16T21:41:44.071+01:00Lisbona, gennaioLisbona ha un sapore <strong>caldo</strong>, che sento in qualche modo familiare.<br />Io non conosco il portoghese, e non e' vero per niente che somiglia allo spagnolo.<br />Cosi' mi confondo sempre, e dico "gracias", e loro mi rispondono "<strong>obrigado</strong>".<br />A Lisbona non c'e' il <strong>giallo</strong> ai semafori pedonali, e dal verde si passa subito al rosso.<br />Se non stai attento rischi che finisci sotto a una macchina.<br /> A Lisbona ci sono dei tram piccoli piccoli, che si arrampicano per dei <strong>vicoli stretti</strong> e sembrano volare.<br /><br />Mi sembra tutto cosi' assolutamente <strong>autentico</strong>, che mi lascio trasportare da questa vitalita' che sento inedita.<br /><br />Ogni giorno che passa, sento di possedere un <strong>qualcosa in piu'</strong>.<br />Ogni giorno mi accorgo che c'e' un limite alle cose che possiamo conoscere del mondo ce ci circonda.<br />Ma e' un limite incredibilmente <strong>fisico</strong>, logistico, pratico.<br /><br />Non e' un limite mentale.<br />Non e' un limite naturale.<br />Non e' un limite che possiamo decidere di autoimporci, rimanendo chiusi nella nostra quotidianita'.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-29269653655750836332010-01-05T10:05:00.002+01:002010-01-05T10:21:21.564+01:00Cultura zingara<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.webalice.it/mattiaserpotta/IMMAGINI/DE%20CURTIS%20ANTONIO.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 138px; height: 116px;" src="http://www.webalice.it/mattiaserpotta/IMMAGINI/DE%20CURTIS%20ANTONIO.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Ieri sera guardavo distrattamente la tivvù.<br />Facevano un film di <span style="font-weight: bold;">Totò</span>.<br />Non so come si chiamasse, non l'avevo mai visto.<br /><br />Lui a un certo punto è in un boschetto, che si cucina del pesce su un fuoco arrangiato.<br />Dal nulla sbuca una ragazza, e quando Totò gli chiede chi è, lei risponde "Sono <span style="font-weight: bold;">una zingara</span>".<br />"Di quelle che indovinano?" risponde Totò.<br /><br />In un film di oggi, una zingara non ce l'avrebbero mai messa.<br />Al massimo Totò gli avrebbe chiesto: "Di quelle che rubano?"fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-88858309560002778332009-12-29T12:05:00.002+01:002009-12-29T12:13:20.677+01:00Ultimo dell'annoGli ultimi giorni dell'anno li trascorro così.<br />In una città che sonnecchia ed è insolitamente ospitale.<br />In giro non c'è quasi nessuno, e la quotidianità diventa insolita se non c'è quasi nessuno intorno.<br /><br />Gli ultimi giorni dell'anno li passo a lavorare sulle ultime cose.<br />A camminare a piedi nonostante la pioggia.<br />A leggere i libri che mi piacciono.<br />Ad essere calmo e rilassato, con dei ritmi più sensati, con una logica sana.<br /><br />Quando arriva la fine dell'anno io ho sempre pensato che è una cosa importante.<br />L'anno nuovo, dico.<br />Sarà perchè mi viene naturale valutare le cose per anni.<br />La mia vita, quella degli altri. Quello che succede.<br />Anno per anno.<br /><br />Mentre attacco sul muro un nuovo calendario, non penso al tempo che passa.<br />Solo che quest'anno il mio calendario è più colorato di quello vecchio.<br />E mi va bene così.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-11082900203169967142009-12-22T15:33:00.005+01:002009-12-22T16:16:55.750+01:00camminare a piedi<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr9Xb3qFZjCLFBK6ffJh561FZjEPwowu_TB2cFiPPTYnqkeocNOz8uIfGPtLeOCE-jaCD15cSd9sz2-KnS99VOvllmo8h1hL2Pnv6r5DtFAngOb5Qm6J-PYLr_hOJlC2AJc7seaLuUqwCb/s320/F_0_gun-shadow_g_320.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 188px; height: 131px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgr9Xb3qFZjCLFBK6ffJh561FZjEPwowu_TB2cFiPPTYnqkeocNOz8uIfGPtLeOCE-jaCD15cSd9sz2-KnS99VOvllmo8h1hL2Pnv6r5DtFAngOb5Qm6J-PYLr_hOJlC2AJc7seaLuUqwCb/s320/F_0_gun-shadow_g_320.jpg" alt="" border="0" /></a><br />A volte, soprattutto al ritorno, mi piace farmela a piedi.<br />Cammino sui marciapiedi per un quarto d'ora, e faccio la strada che altrimenti percorrerei su un tram affollato.<br />Se non fosse per lo smog, per la puzza di tubo di scappamento e per i rumori da girone dantesco, è piacevole camminare a piedi per questo pezzo di città.<br /><br />Quando faccio questo tragitto, passo davanti ad un'ambasciata.<br />Davanti all'ingresso, stazionano due militari.<br />Ci passo davanti, ogni volta.<br />Sono giovani, molto più giovani di me.<br />E in mano hanno un mitra enorme. Un'arma vera, grossa, che non capita mica sempre di vedere armi vere.<br />La sicurezza, dicono. Più militari per le strade.<br />Ma io ho paura, quando vedo questi bambini vestiti di verde con una canna lunga e nera.<br />Ogni volta che ci passo davanti, penso che quell'oggetto può uccidere delle persone.<br />Anzi, penso che quell'oggetto lì l'hanno proprio creato per uccidere le persone.<br />Non è che ha altre funzioni.<br />Pure un mattone se te lo becchi in testa ti può ammazzare. Ma mica l'hanno costruito per quello.<br /><br />Così quando passo davanti a questi mi sembra sempre che mi guardino male.<br />E poi immagino che per qualche motivo uno di questi mi spara alle spalle.<br /><br />Ieri mi sono fatto un regalo di Natale.<br />Poco dopo aver superato l'ambasciata, ho trovato su una bancarella un cd che mi piace tantissimo, e non lo so più quant'è che non compravo un disco originale.<br />L'ho pagato tre euro.<br />Non ho più pensato ai militari e al loro mitra.<br />Poi ha piovuto tutta la sera.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-59475283161809846522009-12-15T09:56:00.005+01:002009-12-15T10:14:51.808+01:00Ricostruzione unghieStamattina esco di casa per andare a lavoro.<br />Vicino casa mia ha aperto da poco un negozio nuovo.<br />La scritta sul piccolo cartello che funge da insegna recita "<span style="font-weight: bold;">Ricostruzione unghie</span>".<br />La cosa che mi viene in mente è qualcosa di simile alla chirurgia.<br />Come se per qualche motivo o per qualche malattia, a un certo punto ti si staccano le unghie.<br />E allora pernso a questi prodi valorosi che fanno questo lavoro difficile ma <span style="font-weight: bold;">fondamentale </span>per la comunità.<br />Io non ne conosco di storie di unghie che si staccano, e lo so già che ricostruzione unghie non vuol dire quello.<br />E' un trattamento <span style="font-weight: bold;">estetico</span>, qualcosa di simile alle unghie finte, ma molto più professionale, bello ed artistico.<br />Mi chiedo mentre cammino, quante donne possono avere questo tipo di passione, tanto da giustificare l'apertura di un negozio che fa solo quello.<br /><br />Poi salgo in <span style="font-weight: bold;">metropolitana</span>, e nella ressa di persone accalcate, accanto a me c'è una ragazza.<br />In mano ha un telefono cellulare.<br />Strano penso, qua sotto neanche c'è campo.<br />Lei però digita e digita.<br />Così, curioso, allungo un po' lo sguardo.<br />Sta <span style="font-weight: bold;">cancellando </span>degli sms.<br />Tutti gli sms di una persona.<br />Cercando di forzare il mio astigmatismo, mi sembra di leggere sul display sempre lo stesso mittente: "<span style="font-weight: bold;">Amore</span>".<br />Cancella i messaggi in maniera automatica.<br />Prima però ne legge brevemente il contenuto, una volontaria autoflagellazione di parole prima di cancellarle per sempre.<br />Si muove rapida sui tasti, e sulle dita ha delle <span style="font-weight: bold;">unghie blu</span>.<br />Grosse, innaturali. Dipinte alla perfezione, piene di cura e decorazioni artistiche.<br /><span style="font-weight: bold;">Ricostruzione unghie</span>, penso.<br />Non serviranno per ricostruire un amore finito.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-11017993450989342752009-12-10T00:30:00.002+01:002009-12-10T00:37:16.867+01:00staseraMi piace il freddo pungente di questi giorni.<br />Lo trovo vero, vivo.<br />Ti si attacca addosso, ma è sincero. <br /><br />Se mi chiedi com'è cambiata la mia vita nell'ultimo anno, io bevo un sorso della mia birra, e poi comincio a parlare.<br />Sembro sicuro nei gesti e nei modi, ma respiro piano, e non so bene da dove cominciare.<br />Parlo spedito e dico un sacco di cose diverse, ma mentre le dico, sono io che cerco di fare ordine e cercare di capire com'è cambiata la mia vita nell'ultimo anno.<br /><br />Sono povero nei concetti e nelle parole, ma dentro ho un mondo che urla.<br />Non mi si può biasimare, se cerco di rinchiudere un'esplosione dentro una scatola.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-35992194456605291482009-12-09T11:57:00.002+01:002009-12-09T12:06:33.074+01:00Sul tempoHo aperto questo blog come un esercizio di scrittura.<br />Per scrivere, per avere uno spazio in cui scrivere riflessioni, per condividerle con gli altri.<br />E' da quasi un mese che non pubblico nulla.<br />Non ho il tempo.<br />Forse ce lo avrei con una migliore organizzazione certo, ma non è questo il punto.<br /><br />Il tempo è la risorsa più preziosa che possediamo. Me l'ha scritto S. una volta in una mail, e in questa affermazione riconosco me stesso.<br />Tempo per sè stessi, tempo per riflettere. <br />Sembra che il tempo non sia mai abbastanza, stritolati dal lavoro, dagli impegni, sempre e tanti e necessari.<br />E poi si sta male perchè il tempo non basta, perchè non si è fatto qualcosa che si voleva o si doveva, o solo perchè si è fatto tutto, ma sono finite le energie.<br /><br />Io ho promesso a me stesso che avrei utilizzato bene il tempo.<br />Perchè ogni cosa è importante, anche stare sdraiati e chiudere gli occhi, cinque minuti.<br />Ho promesso a me stesso che mai più sarei impazzito per essere ovunque, per le cose che si accavallano. <br />Mai più avrei sottratto tempo a me stesso, qualsiasi cosa questo voglia dire.<br /><br />Ci sto provando, non sempre ci sto riuscendo.<br />Ma è già qualcosa.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-18600674131646884222009-11-13T00:15:00.008+01:002009-11-13T00:36:53.809+01:00Destino a domicilio<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.istockphoto.com/file_thumbview_approve/6384626/2/istockphoto_6384626-glass-with-aspirin.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 163px; height: 129px;" src="http://www.istockphoto.com/file_thumbview_approve/6384626/2/istockphoto_6384626-glass-with-aspirin.jpg" alt="" border="0" /></a><br />L'aspirina che si scoglie in un bicchiere di vetro pieno d'acqua mi ricorda una bella inquadratura cinematografica.<br />Ne ho prese due o tre in questi giorni, poi oggi ho scoperto che non bastavano, e che il mercurio del termometro si è fermato dalle parti della zona rossa.<br /><br />A volte mi piace pensare che sia il destino a influenzare le nostre vite.<br />Domani mattina avrei preso un treno, e passato il fine settimana fuori.<br />Mi piace pensare che sia stato un bene aver preso la febbre.<br />E che restare a casa, tutto sommato, sia stato meglio.<br />Che ne so, tipo che se fossi partito, sarei cascato in un tombino di un'altra città, o sarebbe successa una di quelle cose che si leggono sui giornali.<br />Tipo di uno che è si è preso un giorno di ferie l'undicisettembre perchè quel giorno non aveva voglia di andare nel suo ufficio nel world trade center.<br /><br />Mi piace pensarla così, e se ci rifletto, è davvero una magra consolazione.<br />E' solo un pensiero ottimista, con il naso chiuso e fastidiosi colpi di tosse.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-44157098001182896832009-11-09T10:23:00.003+01:002009-11-09T11:00:42.401+01:00Due città diverse<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.anibaldi.it/images/Roma_900/Roma_sparita1.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 240px; height: 190px;" src="http://www.anibaldi.it/images/Roma_900/Roma_sparita1.jpg" alt="" border="0" /></a>
<br />Ho passato il finesettimana a girare per le vie del centro.
<br />Col sole a picco di sabato e con la pioggia fitta di domenica, mi sono immerso in quello che resta degli <span style="font-weight: bold;">angoli di storia</span>, camminando ammirato e compiaciuto , calpestando strade senza tempo.
<br />L'Isola Tiberina, il ghetto ebraico, ancora così apparentemente autentico, Castel Sant'Angelo.
<br />I ponti, i sampietrini, le statue, le chiese.
<br />
<br />Oggi è lunedì, e io arrivo puntale ai cancelli che delimitano l'ingresso alla metropolitana.
<br />Chiusi, per uno<span style="font-weight: bold;"> sciopero</span> di cui, come tanti, ignoravo l'esistenza.
<br />Mentre salgo su un autobus enormemente affollato, penso che forse scioperi del genere non hanno molto senso.
<br />Servono a creare <span style="font-weight: bold;">disagio</span>, sottolineando<span style="font-weight: bold;"> i motivi</span> per i quali i lavoratori hanno deciso di incrociare le braccia.
<br />Delle due cose, solo una è riuscita in pieno: creare disagio.
<br />Ma <span style="font-weight: bold;">nessuno</span>, delle troppe persone che intasavano gli ingressi del bus, sapeva i motivi dello sciopero.
<br />Non lo sapeva la signora dalla voce squillante e infastidita, mentre insisteva che dal punto in cui si trovava, le era impossibile sportarsi ancora per fare spazio agli altri.
<br />Non lo sapeva il ragazzo con la barba, mentre intimava di fermarsi ai tanti, troppi che cercavano di salire su un autobus già pieno oltre il limite.
<br />Non lo sapevo <span style="font-weight: bold;">neanch'io</span>, mentre mi guardavo intorno accaldato, mentre guardavo fuori dalla porzione di finestrino che riuscivo a vedere, il traffico impazzito di auto, autobus, camion e motorini.
<br />Ci ho messo il doppio del tempo per arrivare a destinazione. Molti ci hanno messo il doppio, il triplo della pazienza.
<br />E nessuno, ci scommetto, andrà ad informarsi sul <span style="font-weight: bold;">perchè </span>oggi c'è sciopero della metropolitana.
<br />
<br />Mentre annusavo l'aria densa di sudore e di gas di scarico, pensavo che sono <span style="font-weight: bold;">due città diverse</span>.
<br />Non possono essere la stessa cosa, quel paradiso di vicoli e rovine antiche, di pietre secolari e di gente sorridente che ho esplorato nel weekend, e quell'inferno di gente indiavolata, stipata in spazi angusti attraverso palazzi neri di smog, con le anime asfaltate alla diffidenza reciproca e al fastidio per il prossimo.
<br />
<br />Due città diverse che confinano, e che si guardano in cagnesco.
<br />
<br />
<br /><meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5CWINDOW%7E1%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><style> <!-- /* Font Definitions */ @font-face {font-family:"Trebuchet MS"; 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<br />fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-17829762506475784592009-11-05T00:30:00.007+01:002009-11-05T00:47:59.996+01:00complessi di sensibilitàC'è aria fresca, una brezza piacevole a un passo dall'essere invasiva.<br />Sopra il cielo è scuro, e la luna mi sembra altissima.<br />Il vento muove le nuvole veloci, ma la luna rimane sempre visibile, formando intorno a sè un arcobaleno di luce.<br />Da qui sotto sono piccolissimo.<br /><br />Ogni giorno che passa, sento che sono più che mai vivo.<br />Agile e lucido, dai pensieri leggeri.<br />Tanto da permettermi il lusso di prendere per vere le piccolezze di questo mondo.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-78214916822735738952009-11-02T10:33:00.003+01:002009-11-02T10:54:33.281+01:00La foto sulla lapideQuando cammino in un cimitero, la prima cosa che guardo è la foto dei defunti sulle tombe.<br />Guardo il loro volto, la loro espressione.<br />Poi guardo la data di nascita, quella di morte. Faccio un breve calcolo mentale, e sulla base della loro età, provo a immaginare la causa del loro decesso.<br /><br />A dispetto dell'ansia, del dolore, e del mistero pieno di spavento che mi trasmette la morte, camminare per il cimitero mi mette una piacevole tranquillità spirituale.<br /><br />La foto sulla lapide è l'immagine che ci resterà più impressa della persona scomparsa.<br /> Il nostro caro avrà sempre la stessa faccia, quando lo andremo a trovare.<br /><br />Qualche giorno fa pensavo al destino che accompagna un'immagine.<br />Scommetto che il senso di soddisfazione un po' frivolo, che accompagna ognuno di noi quando constatiamo di essere venuti particolarmente bene in una fotografia, lascerebbe il posto a tutt'altra sensazione, se sapessimo che quella sarà l'immagine che finirà sulla nostra tomba.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-70341597303702047722009-10-27T00:27:00.005+01:002009-10-27T00:43:10.035+01:002000 + dieci<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.freefoto.com/images/2000/10/2000_10_4---Number-Ten_web.jpg"><img style="margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: 199px; height: 132px;" src="http://www.freefoto.com/images/2000/10/2000_10_4---Number-Ten_web.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Se provo a scrivere l'anno che verrà, mi viene da scrivere 20010. <span style="font-weight: bold;">Ventimiladieci</span>.<br />Sono quasi dieci anni che metto due zeri quando scrivo la data, vorrà pur dire qualcosa.<br /><br />Questi anni zero non li riesco bene a mettere a fuoco. Poi succede che passa <span style="font-weight: bold;">un</span> <span style="font-weight: bold;">decennio </span>e allora è tutto chiaro, e tutti dicono che è tutto <span style="font-style: italic;">così anni '9</span>0, è un <span style="font-style: italic;">taglio di capelli anni '80</span>, e così via.<br /><br />Oggi in tv fanno il <span style="font-weight: bold;">Grande Fratello</span>, come dieci anni fa.<br />Ora, sarebbe davvero troppo riduttivo e banale prendere questo fatto e considerarlo l'emblema della pochezza di questi anni.<br />Sono troppo ottimista per pensarla così.<br />Almeno spero.<br /><span>L'ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili. Il pessimista sa che è vero</span><span style="font-style: italic;">.</span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Oscar_Wilde">*</a>fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-81088962034936615822009-10-21T13:22:00.005+02:002009-10-21T14:48:45.531+02:00Comparse della storia<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://pornopolitica.files.wordpress.com/2007/10/mastella03.jpg"><img style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 200px; height: 132px;" src="http://pornopolitica.files.wordpress.com/2007/10/mastella03.jpg" alt="" border="0" /></a><br />Scopro oggi che il layout grafico di questo blog è lo stesso identico del <a href="http://clementemastella.blogspot.com/">blog</a> di Clemente Mastella.<br />Il che mi riempie di gioia, e spero che un giorno qualcuno si confonda e scambi Blivido per il blog di <span style="font-weight: bold;">Mastella</span>.<br />Oggi sono uscite <a href="http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2009/21-ottobre-2009/inchiesta-arpac-63-indagati-25-arresti-1601901588567.shtml">notizie </a>di nuovi guai giudiziari sulla famiglia Mastella.<br />Questo personaggio, di cui su internet di trovano perlopiù <a href="http://images.google.it/images?hl=it&source=hp&q=mastella&btnG=Cerca+immagini&gbv=2&aq=f&oq=">foto</a> comiche e caricaturali, è stato <span style="font-weight: bold;">persino </span>ministro.<br />Poi mi ricordo che Mastella ha dato le dimissioni come ministro in seguito a vicende giudiziarie.<br />Tutto questo è successo meno di due anni fa. E io me lo ricordo a malapena.<br />E se penso a Mastella ho solo un ricordo <span style="font-weight: bold;">vago</span>, di una persona disonesta.<br />Queste <span style="font-weight: bold;">comparse </span><span style="font-weight: bold;">della storia</span>, a cui l'attualità ha dato attimi di notorietà, hanno spesso la pretesa di voler essere più importanti di quanto non lo siano realmente.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-14732712831272340262009-10-11T00:38:00.006+02:002009-10-12T09:55:06.088+02:00Le esperienze del passato<span style="">Quand'ero bambino, una volta, mi entrò <span style="font-weight: bold;">una spina</span> in un dito.<br /></span><span style="">Mia madre, per convincermi che era necessario estrarla con un ago sterilizzato sul fuoco, mi disse che se non l’avessi tolta, quella spina sarebbe piano piano penetrata nel mio corpo, e poi sarebbe finita <span style="font-weight: bold;">al cuore</span>. O almeno questo è quello che mi ricordo. La sensazione che mi trasmette quel ricordo.<br /></span><span style="">Ancora oggi, se una scheggia di qualcosa mi si infila sotto la pelle, inconsciamente penso che sia il caso di toglierla <span style="font-weight: bold;">il prima possibile</span>, altrimenti finisce male.<o:p></o:p></span> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify;font-family:lucida grande;"><span style=""><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify;font-family:lucida grande;"><span style="">Una volta da bambino, ero preso dall’irrefrenabile<span style=""> </span>istinto dei bambini a <span style="font-weight: bold;">smontare le cose</span>.<o:p></o:p><br />Avevo scoperto che un pezzo del grosso mobile del soggiorno si poteva staccare e rimettere a posto con facilità. Una delle lunghe stecche di legno che suddividono il mobile in reparti diversi.<br />Quel giorno dietro la stecca di legno che avevo smontato, trovai un grosso <span style="font-weight: bold;">scarafaggio</span>.<br />Mi spaventai a morte, e rimisi subito a posto il pezzo di mobile. Non lo tolsi mai più dal suo posto.<o:p></o:p><br />Ancora oggi, quando guardo quel mobile, penso che dietro un punto preciso si nasconda uno scarafaggio.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify;font-family:lucida grande;"><span style=""><o:p> </o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; font-family: georgia;"><span style="">Cosa possiamo essere noi, rispetto a quanto le <span style="font-weight: bold;">esperienze </span>della nostra vita ci hanno reso quello che siamo?<o:p></o:p></span></p>fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-45427211838703074772009-10-07T00:21:00.004+02:002009-10-07T10:17:45.956+02:00l'uso del condizionaleQuando ho troppi impegni poi mi stresso.<br />Quando ho troppo tempo libero mi deprimo e mi impigrisco.<br /><br />E' che uno <span style="font-weight: bold;">non è mai contento</span>, o non è mai come dovrebbe essere.<br />Sempre un po' <span style="font-weight: bold;">inadeguato</span>, sempre un po' diverso da come si era immaginato.<br />Come prendere un tramezzino pomodoro e tonno, addentarlo e scoprire che è salmone.<br /><br />Chi ha i capelli lisci vorrebbe averli ricci. E <span style="font-weight: bold;">viceversa</span>.<br />Chi ha il lavoro fisso vorrebbe meno monotonia.<br />Chi viaggia molto vorrebbe più stabilità.<br />Chi vive all'estero vorrebbe tornare in Italia.<br />Chi sta qua vorrebbe <span style="font-weight: bold;">fare di tutto</span> per stare là.<br />Chi ha una relazione fissa vorrebbe scopare con la collega, con la vicina di casa e con la ragazza di suo cugino.<br />Chi scopa variegato vorrebbe un rapporto stabile.<br /><br />Riusciresti a ottenere <span style="font-weight: bold;">veramente </span>quello che vuoi, se te ne venisse data la possibilità?fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-6566059446556154672009-10-05T10:56:00.003+02:002009-10-05T11:06:32.932+02:00Vite urbaneVite passate al semaforo.<br />Vite passate ad ascoltare assoli di chitarra scontati, cantanti a comando, voci effemminate.<br />Vite passate ad accelerare al giallo<br />Vite passate ad urlare al clacson<br />a dire No, No, No<br />ma lui ha già appoggiato la spazzola sul vetro, e allora No, No No, cazzo, Sì.<br />Vite passate a buttare veleno dal tubo .<br />Vite passate a respirare il veleno del tubo.<br />A cambiare l'aria a colpi di arbre magique<br />a respirare mughetto sintetico, lavanda da laboratorio.<br />Vite di dita nere, occhi rossi<br />rumore forte, colpi di tosse.<br />Troppo caldo o troppo freddo. O troppo finto.<br />Vite allineate a ritmi inumani.<br />Vite allentate da viti vuote.<br />Vite allenate da viverci bene <br />in questo nulla di plastica<br />nera di smog.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-78970139716821515732009-09-30T23:13:00.004+02:002009-10-01T00:30:30.435+02:00Non c'è peggior sordo...<a href="http://www.ansa.it/europarliament/news/2009-09-28_128402185.html">Dice</a> che l'unioneuropea vuole <span style="font-weight: bold;">limitare il volume</span> degli ipod e dei lettori emmeppittre.<br />Dice che dieci milioni di europei rischiano di diventare sordi, perchè ascoltano la musica a cannone dentro gli auricolari.<br /><br /><span style="font-weight: bold;">Sordi</span>.<br /><br />Io dovrei essere già bello e sordo.<br />Io giro sempre con le cuffie. Da che mi ricordo c'ho sempre la musica dentro le orecchie.<br />Mi ricordo il tragitto che facevo col 311 per andare a scuola. Alle medie. Prendevo apposta l'autobus che faceva il giro più lungo per ascoltare <span style="font-weight: bold;">almeno il lato A</span> della cassetta che avevo nel walkman.<br />E poi anni e anni, passati dal walkman a cassetta, al lettore cd, all'emmeppittre, che <span style="font-weight: bold;">non mi sembra vero</span> che è così piccolo e pure se sobbalzo non salta nulla e mi entra in tasca o ovunque lo metto e dentro ci schiaffo tanta di quella musica che una volta mi sarei dovuto portare una valigia sempre appresso.<br /><br />Infatti ecco un'altra cosa. Forse l'approccio che ho io alla musica mi deriva dall'ascolto in movimento.<br />Se un disco mi piace me lo ascolto fino alla morte. Ci vado in fissa proprio, e sento solo quello.<br />Viceversa, se una cosa non mi piace, di solito gli do <span style="font-weight: bold;">una seconda possibilità</span> o addirittura una terza o una quarta.<br />Sarà per quello.<br />E' che una volta, quando andavi in giro con le cassette, una te ne potevi portare.<br />E se toppavi quella, eri costretto a sentirtela lo stesso, mica la potevi cambiare.<br /><br />Comunque, la musica in cuffia.<br />Io ce l'ho sempre, da una vita, e oltretutto ce l'ho pure quasi sempre <span style="font-weight: bold;">al massimo del volume</span>.<br />Perchè io viaggio in metropolitana e la metropolitana sferraglia e fischia e sbatte e urla e fa continuamente rumori fastidiosi, che se uno sta lì che vuole sentirsi in pace una cosa, proprio non si può fare.<br />E allora per forza la metto al massimo.<br />Che poi, vuoi mettere dico io.<br />Quando c'hai la canzone <span style="font-weight: bold;">che proprio volevi sentire</span>. Oppure quella che ti scarica una dose di energia in tutto il corpo, che è un godimento, ed era proprio quello che ci voleva, lì in quel posto, in quel momento.<br />Come fai a non metterla al massimo del volume?<br /><br />Quindi io sono uno di quelli che diventerà sordo, anche se per ora ci sento benissimo.<br /><br />Che poi mi fanno ridere quelli che dicono "Eh ma se hai sempre la musica dentro alle orecchie ti perdi tutto il bello". La gente, quello che succede, il mondo che ti circonda.<br /><br />Sono d'accordo, certo.<br />Ma <span style="font-weight: bold;">vuoi mettere</span> percorrere una traversata epica, una galoppata onirica con l'ultimo disco dei Mogwai? Vuoi mettere volare su Heil to the Thief dei Radiohead?<br />Viaggiare su tappeti volanti, accorciare le distanze, <span style="font-weight: bold;">sognare</span>, immaginare, fantasticare, camminare su percorsi psichedelici, strade immaginarie, mondi desiderati.<br /><br />Poi aprire gli occhi, e trovarsi a Pietralata, prossima fermata Monti Tiburtini.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-45820389082494854222009-09-24T00:10:00.002+02:002009-09-24T00:18:20.054+02:00di corsaA <span style="font-weight: bold;">settembre </span>a tutti gli viene la voglia di fare sport,<meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5Cluca%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><style> <!-- /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} @page Section1 {size:612.0pt 792.0pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:36.0pt; mso-footer-margin:36.0pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]--> tipo ricomincia la vita di tutti i giorni dopo le vacanze, e allora è come con l’anno nuovo, che tutti hanno i <span style="font-weight: bold;">buoni propositi</span> e la voglia di sport e di tenersi in forma.
<br />E allora alle palestre c’è la fila e tutti si iscrivono in piscina o a taekwondo o a spinning o a <span style=""> </span>pilates e tutti nomi che io non avevo mai sentito prima.
<br />
<br />Io non c’ho mai avuto tutta sta necessità, però quest’anno pure io a settembre mi sento pieno di <span style="font-weight: bold;">energie da buttare</span>.
<br />Così vado a correre al parco. Senza esagerare. Piano piano, a ritmo basso, ma con costanza. Mi fa stare bene, mi fa sentire meglio. Mi scarica. Mi rilassa.
<br />C’è un bel <span style="font-weight: bold;">parco </span>dalle mie parti, grandissimo.
<br />Io ci ho passato un sacco di tempo della mia vita. A fare passeggiate. A giocare a pallone con gli amici. A fumare. A berci una birra. A farci all’amore. A rilassarmi. A pensare, a leggere, a<span style=""> </span>piangere. <meta equiv="Content-Type" content="text/html; charset=utf-8"><meta name="ProgId" content="Word.Document"><meta name="Generator" content="Microsoft Word 11"><meta name="Originator" content="Microsoft Word 11"><link rel="File-List" href="file:///C:%5CDOCUME%7E1%5Cluca%5CIMPOST%7E1%5CTemp%5Cmsohtml1%5C01%5Cclip_filelist.xml"><!--[if gte mso 9]><xml> <w:worddocument> <w:view>Normal</w:View> <w:zoom>0</w:Zoom> <w:hyphenationzone>14</w:HyphenationZone> <w:punctuationkerning/> <w:validateagainstschemas/> <w:saveifxmlinvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid> <w:ignoremixedcontent>false</w:IgnoreMixedContent> <w:alwaysshowplaceholdertext>false</w:AlwaysShowPlaceholderText> <w:compatibility> <w:breakwrappedtables/> <w:snaptogridincell/> <w:wraptextwithpunct/> <w:useasianbreakrules/> <w:dontgrowautofit/> </w:Compatibility> <w:browserlevel>MicrosoftInternetExplorer4</w:BrowserLevel> </w:WordDocument> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:latentstyles deflockedstate="false" latentstylecount="156"> </w:LatentStyles> </xml><![endif]--><style> <!-- /* Style Definitions */ p.MsoNormal, li.MsoNormal, div.MsoNormal {mso-style-parent:""; margin:0cm; margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:12.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-fareast-font-family:"Times New Roman";} @page Section1 {size:595.3pt 841.9pt; margin:70.85pt 2.0cm 2.0cm 2.0cm; mso-header-margin:35.4pt; mso-footer-margin:35.4pt; mso-paper-source:0;} div.Section1 {page:Section1;} --> </style><!--[if gte mso 10]> <style> /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin:0cm; mso-para-margin-bottom:.0001pt; mso-pagination:widow-orphan; font-size:10.0pt; font-family:"Times New Roman"; mso-ansi-language:#0400; mso-fareast-language:#0400; mso-bidi-language:#0400;} </style> <![endif]-->E’ un parco bello, davvero, anche adesso che ci vado a correre.<o:p></o:p>
<br />
<br />Al parco si incontrano <span style="font-weight: bold;">tre categorie </span>di persone, quasi esclusivamente.
<br />I genitori coi <span style="font-weight: bold;">bambini</span>, che vogliono scorrazzare, e allora mamma e papà li portano all’aria aperta invece di farli rimanere chiusi in casa a giocare col nintendo diesse.
<br />
<br />Quelli che vanno <span style="font-weight: bold;">a</span> <span style="font-weight: bold;">correre</span>, appunto, con le magliette sudate e l’aipod e il fiatone e i calzoncini. Quelli atletici che si allenano davvero, e quelli panzoni che almeno ci provano.
<br />
<br />E poi quelli <span style="font-weight: bold;">coi cani</span>, che sono la maggioranza. Che si incontrano con gli altri coi cani, tipo appuntamento fisso di una certa ora del giorno. Oppure sono solitari e i loro cani pure, e allora si fanno ‘sta passeggiata lunga senza parlare con nessuno. Oppure si incontrano cani che non si conoscono e si abbaiano, si ringhiano o si salutano, va<span style=""> </span>a capire.
<br />Oggi un cane provava a scoparsi un altro cane, col movimento tipico dei cani delle zampe in aria e del bacino che spinge e spinge.
<br />E allora il padrone del cane arrapato dice “Ma che fai che sei pure sterilizzato e manco ti si addrizza!”
<br />Io passo correndo col mio passo cadenzato e vedo questa scena.
<br />E li guardo, <span style="font-weight: bold;">e rido</span>, e passo avanti.
<br />
<br />E allora penso che <span style="font-weight: bold;">è bello</span>. Che è tutto bellissimo qua dentro. Che la gente si conosce, socializza condivide spazi e momenti. Gente che manco si conosce. Che si parlano, che si confrontano, che si sorridono. Che sono cordiali, che sono contenti.
<br />Sembra strano, non succede da molte altre parti in questa città. Nelle nostre città. Un microcosmo di socializzazione. Di aria pulita. Di benessere.
<br />
<br />Poi penso che non è giusto. Che cazzo fanno gli altri? Perché l’aria bella del parco se la vivono solo queste tre categorie? Come se avessero dei meriti<span style=""> </span>particolari, come se fossero stati premiati per qualcosa.<span style=""></span>
<br />Siamo tutti così chiusi, ci respingiamo a vicenda, se ci incontriamo manco ci salutiamo. <span style="font-weight: bold;">Ma il mondo è un altro.</span>
<br />E' buffo che me ne accorga correndo, e non fermandomi a riflettere, come <a href="http://www.youtube.com/watch?v=M-hu8OgiXp4">la tartaruga</a> di Bruno Lauzi. fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-30878049509051547662009-09-23T16:45:00.004+02:002009-09-23T22:20:12.671+02:00questo sensoHo questo senso di <span style="font-weight: bold;">insoddisfazione</span>.<br />Come quando credi che le cose vadano in un verso e poi invece non stanno così.<br />Ho questo senso di <span style="font-weight: bold;">delusione</span>.<br />Come quando lì per lì sembra che le cose vadano bene, ma poi ti accorgi che ci sei restato male.<br />A me mi succede sempre così. Che lo percepisco che qualcosa mi ha colpito negativamente, ma riesco a proseguire e a sorridere e a mantenere la calma e a non avere reazioni.<br />Come se ti danno un pugno in faccia, ma tu il dolore cominci a sentirlo dopo dieci minuti. Come un'<span style="font-weight: bold;">anestesia locale</span>. A volte è un vantaggio. A volte uno svantaggio. Dipende dai casi.<br /><br />Ho questo senso di anestesia locale.<br />Ho questo senso di tristezza, un po'.<br />Questo senso. <span style="font-weight: bold;">Un senso</span>. Un senso a questa storia.<br />Che ormai se dici "un senso" è automatico che lo colleghi alla canzone.<br />Pure nei <a href="http://img441.imageshack.us/img441/2599/unsenso.jpg">suggerimenti che ti da Google</a>, se scrivi "un senso", ti suggerisce Vasco Rossi.<br />Pazzesco.<br />Ieri sera ero in macchina, e alla radio hanno passato un medley di Vasco Rossi, dal vivo.<br />A me non è che sta antipatico Vasco. C'ho pure dei dischi suoi.<br />E' che non sopporto 'sta cosa del successo incondizionato, che tutti lo considerino il più grande solo perchè ormai è così. Il fatto che possa anche scorreggiare nei suoi dischi, tanto va benissimo lo stesso, <span style="font-style: italic;">che però vasco è vasco</span>. Boh.<br />E allora c'era 'sto medley alla radio, chitarra acustica e voce. E lui cantava un pezzo di ogni canzone, tutti pezzi lenti, tutte cose tipo Unacanzonepertè o incredibileromantica, tutte attaccate. E a sentirlo alla radio faceva pure un certo effetto, perchè ogni volta che attaccava una canzone diversa c'era 'sto boato, come quando segna una squadra di calcio, e poi il boato si scioglieva in un'unica grande voce che accompagnava quella di Vasco. Sempre così, boato, e poi tutti che cantano. Per tutto il medley.<br />Che poi sentirlo alla radio è un conto. Io a un concerto di Vasco Rossi non ci sono mai stato. Però immagino che se ci andassi vorrei sentire lui cantare, non ottantamila stronzi stonati che mi urlano nelle orecchie che Laura aspetta un figlio per natale.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-1355067067065883594.post-32999994444159894892009-09-22T00:17:00.000+02:002009-09-22T00:27:46.201+02:00blividiCosì una sera ho voglia di scrivere e succede che apro un blog.<br />Non l'ho mai fatto, uno mio davvero, cioè.<br />Non durerà, probabilmente, ma cos'è che dura oggigiorno?<br />Un gesto impulsivo, ecco. Ciò di cui avevo bisogno.<br /><br />Succede che stasera andiamo a cena in un posto inutilmente chic.<br />Finto chic, cioè. Del tipo, diamoci un tono.<br />Si scordano delle nostre ordinazioni, e noi restiamo là, un'ora e mezza, ad aspettare piatti che si preparano in cinque minuti.<br />Io per sbaglio, con un gesto goffo, mi rovescio addosso un intero calice di Falanghina.<br />Mi inzuppo maglietta e pantaloni, del tutto. Ho freddo. La porta del locale è aperta ed entra un cazzo di spiffero persistente di questo giovane autunno. E io sono tutto bagnato. E i nostri piatti non arrivano.<br /><br />Puzzo di vino dalla testa ai piedi, e ne ho bevuto appena due sorsi.<br />Mentre torno a casa penso che divertente sarebbe se mi fermasse la polizia.<br />Con l'alcoltest e tutto.<br />Mi immagino tutta la scena, proprio.<br />Ma poi non succede niente.<br />Proprio come ogni volta che provo a immaginare qualcosa nei dettagli.fabiohttp://www.blogger.com/profile/09916247379763379186noreply@blogger.com2